LA NAZIONE PRATO: Il CGFS fa scuola in Europa contro l’abbandono sportivo

PRESENTATE IN SPAGNA LE NUOVE GUIDE PER GLI ALLENATORI E LE FAMIGLIE. CON TANTO DI TUTORIAL DIMOSTRATIVO

Oltre duemila interviste ai ragazzi e un modello per prevenire le rinunce e gli stimoli negativi presentato a un convegno internazionale

da LA NAZIONE PRATO del 05/07/21

Il Cgfs fa scuola in Europa per prevenire l’abbandono sportivo in età giovanile. Dopo avere sottoposto un questionario a 2133 ragazzi per capire le difficoltà quotidiane vissute dai giovani atleti e il loro grado di resilienza di fronte agli stimoli negativi, adesso gli esperti del Centro giovanile di formazione sportiva hanno elaborato un modello educativo per evitare che i giovani lascino lo sport anzitempo. I risultati sono stati raccontati durante un convegno internazionale in Spagna, a Granollers, momento di chiusura del progetto Preventing Youth Sport Dropout, promosso dalla Commissione Europea e che vedeva proprio nel Cgfs il capofila. A illustrare i risultati sono stati gli esperti del Cgfs Cristina Agostinelli, Mirko Bassi, Monica Casalini e Piero Sambrotta. Per prima cosa è stata elaborata una guida rivolta agli allenatori, con indicazioni metodologiche da applicare per rinforzare durante gli allenamenti le tre aree strategiche rilevanti nel percorso pedagogico-sportivo: l’impegno, l’empatia e la complementarità. Poi, è stata realizzata una guida per le famiglie, che hanno il ruolo di occuparsi di orientamento al compito, comprensione e lode, e partecipazione attiva. Infine è stata creata una guida rivolta alle associazioni sportive, assicurandogli gli strumenti per monitorare, misurare e valutare i progressi o le carenze dei tesserati durante l’esperienza sportiva. Il progetto si è dotato anche di un video tutorial che introduce, passo dopo passo, le attività utili da intraprendere. “E’ stato fondamentale il confronto con le famiglie e con i tecnici – spiegano ancora Agostinelli, Bassi, Casalini e Sambrotta –. L’obiettivo del Cgfs per la nuova stagione è diffondere e implementare il modello a livello territoriale, arricchendolo con il dialogo e le esperienze delle associazioni sportive e degli enti di promozione”.

Durante la sperimentazione del progetto, a Prato sono state coinvolte società di nuoto, calcio e basket, che hanno veicolato le interviste ai loro giovani atleti: Nuoto 2.0, Azzurra, Futura, Notapinna, Coiano Santa Lucia, Prato Nord, Pietà 2004, Poggio a Caiano, Pallacanestro Femminile Prato, Lions e Dragons. Adesso si cercherà di estendere il più possibile questo modello, a maggior ragione dopo le restrizioni alla pratica sportiva imposte dalla pandemia. “La cultura dello sport pratese è divenuta best practice europea – concludono dal Cgfs -. Adesso non dobbiamo fermarci ai risultati già raggiunti, ma dobbiamo provare a rendere sempre più utilizzato questo modello”.